24 luglio 2006, Salò Sail Meeting, di Giaime Primo giorno di regata. Siamo in 3, Ravera ha un trasloco in corso, ma va bene così, siamo più leggeri. In settimana ho comprato genoa e randa, usati ma nettamente migliori delle vele in mio possesso, giovedì sera (in realtà notte, dopo una abbuffata con la classe) Alberto mi ha dato 2 spi da provare… Saliamo in barca ed armiamo alle 10 circa, ed ecco i primi problemi. Mancano 2 bozzelli, ed una scotta. Prendi moto e corri a fare la spesa. Prima della partenza riusciamo solo a fare 2 bordi di bolina ed ad issare ed ammainare lo spi 2 volte. La prima prova ci serve per imparare a capire le vele, e per togliere la ruggine accumulata da un mese di pausa. Ma ci accorgiamo subito che qualcosa è cambiato. Di bolina non perdo più quei 6/7 gradi che non mi permettevano di avere barche sottovento, senza scadergli sopra. E novità, di poppa non ci superano… Chiudiamo noni. La seconda prova ci vede immersi nella flotta a lottare per le posizioni di mezza classifica quando una serie di errori in manovra ci porta ad essere ultimi all’ultima boa, con abbondante distacco. Ma ecco che con lo spi, e la scelta di stare più in mezzo al lago recuperiamo e chiudiamo ottavi. La terza prova ci fa fare la regata che volevamo, inseguire i primi senza tentare niente di azzardato, fare le manovre con calma, e puntare al settimo posto. Non commettiamo nessun errore e ci piazziamo al sesto posto. Tripudio! Siamo già al settimo cielo, miglior prestazione di sempre, e nessun errore in manovra. Il giorno dopo saliamo in barca consapevoli di avere qualche possibilità in più delle altre volte. Ma la prima prova è piena di errori, parto troppo indietro, l’equipaggio sbaglia l’ammainata, io sbaglio lato, insomma sembra che niente giri per il verso giusto, ma siamo ugualmente settimi. Obbiettivo raggiunto. Si festeggia, si mangia ed è subito l’ultima prova. Decido di partire sulla sinistra e di stare poi nel centro del lago, per scartare sulla destra solo in prossimità della prima boa. Sarò circa terzo con barca lanciata alla linea di start, dopo 2 virate chiedo ad Aglietta dove sia il primo, guardiamo a sinistra e non c’è nessuno davanti, increduli cerchiamo a destra, dobbiamo guardare ai lati per accorgerci che per la prima volta dall’inizio dell’anno siamo davanti a tutti. Ci guardiamo, e ci imponiamo subito di stare calmi, che la regata è lunga e che l’obbiettivo è chiudere il trofeo come settimi. Comensoli ed Aglietta ripassano le manovre da fare alla boa, che giriamo primi. La famiglia Azzi incalza nel bordo di poppa, da anche alcuni ottimi consigli mentre siamo affiancati; si riesce a scendere di lasco quasi dritti in boa, ma scelgo di strambare distante dalla stessa per evitare maggiori difficoltà in manovra. Non punto al primo posto. Come previsto in boa ci infilano e la bolina successiva ci porta a girare come terzi. Manca l’ultimo lato di poppa l’unico che impensierisce è Somiachefun, che scende più veloce di noi, ma sbaglia una strambata, e riprendiamo a guadagnare qualcosa. Ma purtroppo non basta, anche noi, nonostante tutte le manovre perfette o quasi, non riusciamo (non riesco) a sfruttare le onde e lo spi al meglio. Superati, tagliamo quarti, manco avessimo vinto. Urla di gioia sulla barca ed emozione grandissima. Io non riesco tutt’ora a crederci. Primo anno di regate come timoniere/volanti/scotta di spi, equipaggio che non ha mai regalato in vita sua, vele, usate, appena cambiate. Devo ringraziare tutti, per i complimenti, per il supporto, e per gli utilissimi consigli strappati tra una birra e l’altra… Ed infine devo ringraziare Aglietta e Comensoli che hanno sopportato i miei insulti per due giorni consecutivi.
 
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